le mostre di Angela Occhipinti

Personale di pittura
"geometrie femminili"
Sala Mostre "Palazzo della Provincia Regionale"
dal 8 al 15 aprile 1995 - Ragusa

Qualcuno ha detto che gli artisti sono liberi come le nuvole.
Sembrera una frase molto poetica ma non del tutto veritiera. In realtà gli artisti sono uomini normali, legati a questo mondo, con pregi e difetti, paure e limiti, sicurezze e indecisioni, come tutti gli esseri viventi della terra. L'immagine che ho citato, invece, descrive bene lo stato d'animo dell'artista nel momento di creare un'opera.
Egli come una nuvola vola in alto e come una nuvola è indifeso e leggero, come la nuvola è gravido di qualcosa.
Ma come una nuvola è il prodotto di molti fattori.
Effetti meteorologici particolari che condizionano le nuvole, è il prodotto di tutto quello che accade nell'atmosfera. Le alte, le basse pressioni, i venti e le correnti le spingono su nel cielo e le danno una forma.
Altre condizioni ne permetteranno la ricaduta e lo scioglimento.

Questo l'artista.
Energie misteriose, bisogni collettivi non ancora chiari, sogni ed incubi non decifrati, tutto questo viene captato dall'artista come un antenna e viene tradotto in immagine.
L'artista è uno strumento inconsapevole della collettività . Il pittore dice con una sola immagine ciò che vagamente avvertiamo e non sappiamo esprimere o definire con parole.
Sta all'osservatore, poi, entrare nel quadro lasciarsi prendere.
C'è un solo modo sbagliato per dipingere e consiste nel fare sfoggio di tecnica, abilità , bravura, fine a se stessa . Sarebbe come credere che l'scrittore solo chi ha una bella grafia o che un romanzo lo si può giudicare dalla qualità della stampa.

Nei quadri della nostra artista lo spirito di osservazione deve prendere il sopravvento su ogni altra cosa, per ogni opera inizia un viaggio che ci porta in mondi che desideriamo conoscere. Atmosfere irreali, fiabesche, sospensioni oniriche di cui avvertiamo l'esigenza in un mondo e in un tempo fatto di cinica concretezza, violenza e problemi pratici .

Ogni opera ha tanti significati quanti sono gli osservatori.
Ognuno vedrà qualcosa di diverso, perfino segnali che l'autore non sa di aver lanciato.
La poetica della Occhipinti pone in primo piano la donna. Donna come sensualità e mistero. La donna come meta più vicina ma mai completamente raggiungibile. La donna che genera la vita e la protegge. La donna che affascina e condiziona. La donna che sa prendere l'essenza dell'uomo e per questo gli è superiore. Chi entra in possesso di una opera di Angela Occhipinti non pensi di possedere un oggetto di arredamento o uno status simbolo, possederà bensì una finestra aperta da cui ogni tanto ci si potrà affacciare per vedere un altro mondo, quello intrinsecamente nascosto!


dall'estratto del discorso di inaugurazione della mostra
Guglielmo TOCCO